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Ascom e il Tavolo della Piccola Impresa: OSSERVAZIONI E PROPOSTE SU PIANO INDUSTRIALE AMIU
10-02-2015
 
  
Come Associazioni del Tavolo della Piccola Impresa, quali portavoce delle migliaia di imprese genovesi, desideriamo sottolineare che  l’argomento Rifiuti rappresenta per le nostre attività una problematica importantissima; che si parli di tariffazione, di differenziata, di rifiuti ingombranti o pericolosi, di umido, di pulizia delle strade e anche di qualità della vita.
Abbiamo inteso la presentazione del nuovo piano industriale AMIU fatta dal Dr. Castagna al Tavolo della piccola impresa un primo passo di un percorso e ci proponiamo come soggetti attivi di quest’ultimo.
Da parte nostra assicuriamo che sarà nostra cura collaborare con la Civica Amministrazione e con AMIU per rendere efficace ogni sforzo volto al miglioramento del servizio e alla maggiore equità delle tariffe TARI. In tal senso siamo a disposizione per promuovere un piano comunicativo di sensibilizzazione, utilizzando come veicolo di informazione le nostre aziende.
A dimostrazione della nostra disponibilità a collaborare e per rendere più semplici le sinergie fra le parti, proponiamo ad AMIU l’inserimento all’interno del proprio Collegio Sindacale di un rappresentante delle nostre categorie.
 
 
  1. RACCOLTA DIFFERENZIATA
Le imprese del Commercio e dell’Artigianato attuano già la raccolta differenziata per la maggior parte dei rifiuti prodotti ed in molti casi sono obbligate a smaltire rifiuti pericolosi, i cui costi vanno a sommarsi alle già esorbitanti tariffe. A riguardo riteniamo debba essere applicato, al fine di spingere maggiormente la raccolta differenziata sia umida che secca, un principio premiante del tipo “chi ricicla di più paga meno”, che preveda sconti sulle tariffe e risponda così al fondamento della normativa in materia (Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti). Il principio premiante può e deve essere previsto anche per le utenze non domestiche.
Inoltre una raccolta differenziata spinta consentirebbe di risolvere una fortissima criticità ovvero l’incompatibilità tra gli orari di conferimento previsti per le attività economiche e le normative igienico-sanitarie.
 
2.  INOLTRE CHIEDIAMO RISOLUZIONE IMMEDIATA DELLA PROBLEMATICA SCARPINO
riteniamo indispensabile che tutti gli sforzi di AMIU unitamente alla pubblica Amministrazione siano concentrati per risolvere l’incresciosa situazione che ormai da troppo tempo sta erodendo risorse di denaro preziose per trasportare  i rifiuti in siti fuori Regione. Chiediamo che i costi derivanti da tali operazioni non vengano riversati sulle tariffe TARI future, la responsabilità di quanto avvenuto non può essere scaricata sulle imprese e i cittadini.
 
3. SVILUPPO ED INNOVAZIONE
Riteniamo necessario trovare nuove soluzioni per la gestione del ciclo dei rifiuti che non siano collegate al solo smaltimento in discarica e che facciano della raccolta differenziata una risorsa economica e non un ulteriore costo.
Pensiamo che AMIU, nel suo piano di innovazione impiantistica debba necessariamente tenere conto anche della sostenibilità delle tariffe e che tali costi non debbano ricadere sui cittadini e sulle imprese ma provenire da altre fonti.
 
4. DETERMINAZIONI ALIQUOTE E TARIFFE
Nell’ottica di un’assoluta trasparenza, auspichiamo di conoscere al più presto quali saranno le manovre specifiche del nuovo piano industriale, che porteranno ad un abbattimento dei costi aziendali e di conseguenza una riduzione della tariffazione TARI.
Come già più volte sottolineato al Comune di Genova, l’evolversi della determinazione tariffaria è stata influenzata infatti da pesanti incrementi a seguito della trasformazione da TIA a TARES e da TARES a TARI. A seguito di ciò le nostre imprese hanno visto lievitare il carico tributario TARI a livelli ben oltre i limiti di sostenibilità economica, con incrementi di oltre il 200%, un incremento che dal’ultimo osservatorio di Unioncamere porta Genova tra le città più care per il costo del servizio
Fermo restando che l’applicazione delle tariffe TARI per le utenze non domestiche sulla base dei MQ è un concetto errato,  in quanto le dimensioni dei locali di vendita o di somministrazione non hanno nulla a che fare con la produzione reale dei rifiuti, è assolutamente necessaria anche una minore sperequazione nell’ambito della determinazione delle tariffe tra utenze domestiche e non domestiche.
Ripetiamo ancora una volta che gran parte delle utenze non domestiche effettuano già una considerevole quantità di raccolta differenziata, addirittura alcune categorie produttrici di rifiuti speciali sono obbligate a smaltire tramite soggetti abilitati con oneri a totale loro carico e senza ricevere, a parte le pescherie, sconti in fattura.
Sempre nell’ottica di un abbattimento dei costi riteniamo essenziale iniziare ad affrontare anche un ragionamento del servizio di smaltimento rifiuti nell’ottica dell’Area Vasta, della Città Metropolitana. Come segnalato più volte e da più parti l’affidamento del servizio a una molteplicità di soggetti è fonte in molti casi, di inefficienze. Occorre un ragionamento preciso su come intervenire e coordinare l’intero sistema territoriale nell’ottica del raggiungimento di economie di scala e di generale riallineamento delle tariffe verso il basso e degli standard di servizio verso l’alto.
Va ricordata la necessità di sostenere in questo frangente di estrema difficoltà le imprese alluvionate, che non sono in grado di sostenere la pressione fiscale nazionale e locale visti i mancati rinvii e tantomeno le rimodulazioni e le esenzioni, e in merito le nostre associazioni hanno chiesto al Sindaco Doria e all’Assessore Miceli un incontro e, al momento, non hanno ottenuto nessuna risposta.
 
5. APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA NON TASSABILITA’ AREE
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, chiarisce come debba essere determinata la superficie tassabile ai fini TARI, in particolare, ritiene non tassabili ai fini del tributo, i magazzini intermedi di produzione e quelli adibiti allo stoccaggio dei prodotti finiti.
Si richiede di applicare la presente Risoluzione in maniera integrale e comunque nella modalità più favorevole alle imprese.
 
6. COLLABORAZIONE CON IMPRESE LOCALI E SERVIZI AGGIUNTIVI
Inoltre si ritiene utile un maggior impegno per promuovere partecipazione e/o collaborazioni con imprese locali per attività di recupero e riciclo che favoriscano nuova occupazione. Ripresa delle iniziative, finalizzate promuovere il compostaggio domestico e aziendale, per ridurre il conferimento dell’organico oggi in discarica, domani nel ciclo dei rifiuti urbani
L’iniziativa dovrà essere avviata in tempi brevi e dovrà essere sostenuta economicamente da AMIU anche in assenza di contributi pubblici.
Infine crediamo che maggior impegno sia rivolto alla pulizia dei marciapiedi in generale e dalle piante infestanti in particolare, per quest’ultima si auspica una lotta meccanica anziché quella chimica, poco rispettosa dell’ambiente e rischiosa per gli operatori stessi.
 
 
Siamo quindi a richiedere all’Ass. Miceli, all’Ass. Garotta e al Dr Castagna un incontro urgente dove iniziare operativamente a collaborare e a ragionare in tempi brevissimi ad una rimodulazione delle tariffe che in quest’ultimo hanno costretto le nostre , prese a ridimensionare le superfici di vendita o in casi estremi alla chiusura.
  
    
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