INDENNITÀ INPS 600 EURO – AGGIORNAMENTI 2-4-2020
Informiamo che il Ministero e l'INPS, hanno confermato la capienza economica delle richieste ed hanno reso noto che l'indennità, con molta probabilità, sarà confermata anche per il mese di aprile.
Hanno anche anticipato che l'una tantum verrà estesa molto probabilmente anche ai professionisti con propria
Cassa autonoma (Albo), che anticiperà fondi .
Di seguito forniamo le prime informazioni relative alle modalità della richiesta dell'indennità "una tantum" di euro 600 per il mese di marzo.
•Chi può chiedere l’indennità di 600 euro
1) liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 non iscritti a Albo o Ordine specifico (ad es. medici, architetti, geometri, avvocati...)
2) titolari di rapporti di co.co.co attivi alla data del 23 febbraio 2020 iscritti alla Gestione separata Inps , non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
3) lavoratori autonomi iscritti alle gestioni Inps artigiani e commercianti
Si è ancora in attesa di data e chiarimenti per stabilire con certezza se possano rientrare nell’agevolazione in oggetto anche i soci iscritti alle Gestioni Inps Artigiani e Commercianti, ma suggeriamo di prepararsi a predisporre l'istanza.
Modalità operative
Dal 1° aprile, sarà possibile inoltrare online le domande per ottenere l’indennità di 600 euro prevista dal decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia) per i professionisti e i lavoratori autonomi.
Si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla Home page.
L’Inps fornisce le istruzioni sui requisiti richiesti per ottenere l’indennità e sulla modalità di richiesta con la circolare n. 49/2020, pubblicata il 31 marzo sul sito.
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CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER COVID-19
25-3-2020
Il decreto legge 'Cura Italia' n.18 del 17 marzo 2020, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020, introduce disposizioni urgenti per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza Covid-19.
Il provvedimento prevede misure a sostegno di lavoratori, famiglie, aziende e per il potenziamento del sistema sanitario.
Regione Liguria a seguito di quanto disposto all’articolo 22 del citato decreto legge 18/2020, ha approvato, con deliberazione di Giunta Regionale n. 235 del 23 marzo 2020, l’Accordo Quadro per la concessione del trattamento della cassa integrazione in deroga, con riferimento ai datori di lavoro del settore privato ivi compreso quello agricolo, della pesca e del terzo settore, compresi gli enti religioni civilmente riconosciuti, per i quali non trovino applicazione le tutele previsti dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro.
1-4-2020
UniCredit amplia il suo “Pacchetto emergenza” a tutta l'Italia e lo integra con ulteriori misure di sostegno. Questa iniziativa si aggiunge alle misure precedentemente comunicate dalla banca e a quelle annunciate dal Governo con il decreto "Cura Italia" per affrontare l'emergenza COVID-19.
In questi giorni di difficoltà e di incertezza su come affrontare la grande sfida COVID-19, con una operatività del sistema bancario che prevede molti sportelli chiusi e un’erogazione dei servizi bancari da remoto, si ritiene utile, anche al fine di favorire la semplicità e la tempestività delle azioni, segnalare il pacchetto di iniziative a supporto dell’emergenza in corso adottate da Unicredit per la propria clientela, iniziative che integrano quanto già previsto dal Decreto Cura Italia e dalla moratoria ABI per le piccole e medie imprese.
In particolare UniCredit offrirà per tipologia di clientela quanto segue:
Imprese clienti PMI:
· Ad integrazione di quanto previsto dal Decreto Cura Italia e in aggiunta alla moratoria ABI, UniCredit prevede per le piccole e medie imprese clienti credito aggiuntivo, pari ad almeno il 10% del debito residuo, attraverso la rinegoziazione e/o il consolidamento del debito e con la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia.
BANCO BPM METTE A DISPOSIZIONE 3 MILIARDI DI EURO A SOSTEGNO DELLE AZIENDE COLPITE DALL’EMERGENZA DEL CORONAVIRUS
31-3-2020
Banco BPM, in relazione all’emergenza Covid 19, ha stanziato un plafond di 3 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico del Paese colpito duramente dall’epidemia.
Al plafond potranno aderire aziende appartenenti a tutti i settori di attività economica senza limiti dimensionali di fatturato e operatori del Terzo Settore; nella valutazione delle richieste, che seguiranno un iter accelerato, si darà priorità a chi opera in quei settori di attività e in quelle filiere produttive che hanno subito un maggior impatto dall’emergenza o che sono direttamente coinvolte nella gestione della stessa.
In particolare, le aziende potranno richiedere un finanziamento a condizioni economiche di particolare favore della durata fino a 24 mesi con un preammortamento, compreso nella durata complessiva, fino a 9 mesi.
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PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONFCOMMERCIO E INTESA SANPAOLO PER AZIONI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE DEL TERZIARIO COLPITE DALL’EMERGENZA IN CORSO
31-3-2020
Per sostenere le imprese nella gestione dei pagamenti urgenti e nelle esigenze immediate di liquidità, Confcommercio ha firmato un protocollo d’intesa con Intesa Sanpaolo in forza del quale viene riservato alle imprese e professionisti associati a Confcommercio, un plafond di 2 miliardi di euro.
L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie a sostegno dell’economia delle imprese e delle famiglie italiane, annunciate da Intesa Sanpaolo in esecuzione del Decreto Legge Cura Italia:
Ø 5 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese di tutto il territorio nazionale a supporto della gestione del circolante, declinata attraverso linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti;
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RINVIO INTRASTAT, ESTEROMETRO E DICHIARAZIONE IVA
26-3-2020
Stop a tutti gli adempimenti tributari con scadenza entro il 31 maggio, con la sola eccezione degli invii di dati collegati alla predisposizione della dichiarazione precompilata (tra cui, prima di tutto, le CU).
Pertanto, slitta la trasmissione:
· dei modelli Intrastat
· dell’esterometro relativo al primo trimestre
· della dichiarazione Iva
che andranno effettuati entro il 30 giugno senza applicazione di sanzioni.
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DPCM 22 MARZO - ULTERIORI MISURE RESTRITTIVE
23-03-2020
Cari Colleghi,
Sempre con riserva di fornire eventuali approfondimenti in successive comunicazioni, si trasmette il testo del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato in G.U. Serie Generale n° 76 del 22/3/20, recante ulteriori misure urgenti per il contrasto e il contenimento del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale.
Le disposizioni del decreto – che producono effetto dalla data di oggi 23 marzo 2020 fino al 3 aprile prossimo – si applicano cumulativamente a quelle del D.P.C.M. 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo 2020, i cui termini, già fissati al 25 marzo, vengono entrambi prorogati al 3 aprile 2020.
Nel rinviare alla lettura del decreto – e relativo allegato - per il dettaglio si evidenzia quanto segue.
Vengono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 - che potrà essere integrato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze - e salvo quanto disposto nello stesso decreto in esame.
Rimangono, comunque, ferme, per tutte le attività non sospese, le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7 - lettere da a) ad e) - del DPCM 11 marzo 2020, per cui si raccomanda, tra l’altro, che sia attuato il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile; siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione; si assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale; siano incentivate operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.
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DECRETO “CURA ITALIA” 18-03-2020
Sintesi delle principali misure a sostegno di Imprese e famiglie
Caro Collega,
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Edizione straordinaria n.70 del 17 marzo 2020), ed è entrato contestualmente in vigore, il decreto legge 17 marzo 2020, n.18 – varato nel pomeriggio del 16 marzo dal Governo – recante “misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse alla emergenza epidemiologica COVID-19” (cd decreto “Cura Italia”).
Il provvedimento – con un impegno finanziario di circa 25 miliardi di euro (pari all’1,4 per cento del PIL), ossia tutto l’indebitamento netto autorizzato dal Parlamento -rappresenta, insieme al recente decreto legge 2 marzo 2020 n.9, attualmente all’esame del Senato per la conversione in legge, un primo tassello del piano di azione del Governo per contrastare gli effetti della crisi epidemiologica sul piano economico e sociale.
Ulteriori misure – che dovrebbero essere oggetto di un nuovo decreto, da varare nel prossimo mese di Aprile, utilizzando anche risorse provenienti dalla riprogrammazione di fondi europei - sono state preannunciate, dal Presidente del Consiglio nel corso della Conferenza Stampa del 16 marzo, in materia di semplificazione, innovazione e alleggerimento delle tasse.
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CHIUSURA OBBLIGATORIA E DIFFICOLTÀ DEL PAGAMENTO DEI CANONI DI AFFITTO. 18-03-2020
Cari Associati,
a seguito delle misure dettate dal DPCM 11 marzo con la conseguente chiusura obbligatoria di molte attività e della assoluta assenza di flusso della clientela fra quelle aperte, molti associati ci hanno sottoposto la problematica relativa alla difficoltà del pagamento dei canoni di affitto.
In merito, il suggerimento dei nostri uffici legali è di inviare una lettera al proprietario dell’immobile per contrattare con lo stesso la possibilità di una riduzione o di una sospensione.
Pensando di fare cosa utile, alleghiamo fac simile di lettera, una per le imprese che devono rimanere chiuse, l’altra per le imprese che pur essendo aperte hanno visto naturalmente diminuire drasticamente i loro affari.
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PROTOCOLLO 14 MARZO 2020 DI REGOLAMENTAZIONE DELLE MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 17-03-2020
Il 14 marzo 2020 le principali organizzazioni confederali di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori hanno sottoscritto un “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, promosso dal Governo.
La sottoscrizione di Confcommercio si è realizzata attraverso Rete Imprese Italia.
Il Governo favorirà, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo.
Aspetti generali
Il documento contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio.
La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.
Le Parti hanno convenuto sul massimo utilizzo del lavoro agile e sul possibile ricorso agli ammortizzatori sociali, con la conseguente riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, al fine di permettere alle imprese di tutti i settori di applicare tali misure e la conseguente messa in sicurezza del luogo di lavoro.
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BANDO RIVOLTO ALLE FAMIGLIE RESIDENTI IN LIGURIA PER CONTRIBUTI STRAORDINARI 17-03-2020
Riportiamo di seguito il contenuto del Bando Attuativo (scaricabile di seguito) emanato dalla Regione Liguria
Rivolto alle famiglie residenti in Liguria per contributi straordinari di sostegno per l’accudimento dei figli al di sotto dei quindici anni durante il periodo di sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado per emergenza covid-19
La misura è finalizzata a sostenere le famiglie con ISEE inferiore a € 50.000,00 e con figli di età inferiore a 15 anni, impossibilitate ad accudire direttamente gli stessi nel periodo di sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado per emergenza covid-19.
Il contributo è assegnato ed erogato alla famiglia secondo le indicazioni riportate al punto 4 dell’avviso avviso, fino ad un importo massimo di € 500,00 a prescindere dal numero di figli, come di seguito specificato:
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DPCM 11 MARZO 2020 CONTENTE ULTERIORI E PIÙ STRINGENTI MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DEL COVID-19 12-03-2020
Riportiamo, con riserva di fornire eventuali ulteriori approfondimenti in successive comunicazioni, il testo del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato ieri sera dal Presidente del Consiglio e in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento – che produce effetti da oggi 12 marzo 2020 fino al 25 marzo prossimo, introduce sull’intero territorio nazionale ulteriori e più stringenti misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID-19.
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CORONA VIRUS - AGGIORNAMENTI DPCM DEL 9/3/2020 PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE N 62 10-03-2020
Scarica il testo del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, contente ulteriori misure urgenti sull’intero territorio nazionale per il contrasto ed il contenimento del virus COVID -19.
Il provvedimento in vigore da oggi fino al 3 aprile 2020, estende a tutto il territorio nazionale le misure che il DPCM dell’8/3/2020 aveva previsto per la Regione Lombardia e 14 province.
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CORONAVIRUS COVID-19: INDICAZIONI COMPORTAMENTALI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 03-03-2020
Gentile Associato,
In considerazione dei recenti eventi verificatisi sul nostro territorio nazionale e della conseguente situazione di emergenza epidemiologica, si ritiene utile fornire alcune indicazioni sulle implicazioni che tale stato può produrre in ordine agli adempimenti prevenzionali in tema di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione agli obblighi specifici in capo al datore di lavoro, quale gestore responsabile della prevenzione e della protezione nei riguardi dei propri dipendenti.
Deve essere premesso, al riguardo, che il presupposto per l’applicazione della vigente normativa prevenzionale ai casi di specie è che l’esposizione a rischio biologico sia direttamente riconducibile alla funzione del processo lavorativo.
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