Si è tenuto venerdì 16 maggio, presso la sede di Confcommercio Genova, l’incontro con l’On. Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, durante il quale le è stato presentato ufficialmente il progetto “PinkPoint”, già attivo da un anno nel capoluogo ligure.
“PinkPoint” è un’iniziativa nata dalla sinergia tra Confcommercio Genova, le sue associazioni FIPE, SILB e Terziario Donna, il Comune di Genova, AMT e altre realtà del territorio, con l’obiettivo di creare una rete di “punti sicuri” per le donne nei contesti serali e notturni, in particolare nei locali pubblici e nelle discoteche.
Come funziona il circuito – I locali aderenti sono riconoscibili da una vetrofania esterna e
al loro interno offrono:
- informazioni sui servizi di mobilità sicura (navette AMT, taxi);
- strumenti di autotutela (alcol test);
- visibilità al numero antiviolenza 1522.
L’iniziativa sarà progressivamente estesa anche alle attività commerciali diurne, per offrire alle donne un punto di riferimento sicuro e immediato anche durante il giorno, grazie alla capillarità del commercio di vicinato e alla rete dei Civ di Confcommercio, su tutto il territorio genovese.
Verso il modello nazionale – Durante l’incontro, i rappresentanti di Confcommercio hanno richiesto formalmente all’On. Semenzato di sostenere il progetto “PinkPoint” a livello nazionale, proponendolo come buona pratica da replicare in altre città italiane. Erano presenti all’incontro anche Gabriella Grasso, presidente Centro per non subire violenza, e Manuela Caccioni, responsabile Centro antiviolenza Mascherona.
“PinkPoint è partito dall’ascolto reale delle esigenze delle donne – ha evidenziato Marina Porotto, presidente Terziario Donna Genova -. La sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico ma anche di presenza, accoglienza e attenzione quotidiana. Estendere questa rete ai negozi e alle attività di vicinato significa dire alle donne ‘Non siete sole, qui siete al sicuro’”.
“I locali da ballo non sono solo luoghi di svago ma anche presìdi sociali – ha aggiunto Mattia Nicotera, presidente SILB Genova -. Con PinkPoint abbiamo scelto di assumerci una responsabilità attiva nella tutela delle nostre clienti. Rendere i locali parte di una rete di sicurezza diffusa è un passo avanti culturale oltre che pratico. Siamo pronti a portare questo modello in tutta Italia”.
“Il progetto è una risposta concreta al bisogno di sicurezza e prevenzione, costruita con le imprese, le istituzioni e il territorio – ha detto Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova –. Chiediamo ora che questo modello possa essere sostenuto e diffuso anche su scala nazionale”.
“PinkPoint è un progetto virtuoso – ha commentato l’On. Semenzato – perché caratterizza un elemento fondamentale della lotta alla violenza di genere: la prevenzione, il lavoro di rete e la sensibilizzazione tra i giovani e le giovanissime. Senza dubbio mi farò portavoce di questa istanza nel mio territorio veneto e invito gli organizzatori del progetto a venire a raccontare questa iniziativa anche in sede di Commissione”.