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Nautico, Federalberghi: “Più hotel di alta categoria? Genova offra e mantenga nel tempo attrazioni e servizi di qualità”

Federalberghi Confcommercio Genova interviene nel dibattito – scaturito dai commenti su dati e bilancio del Salone Nautico – sulla ricettività turistica e sulla presunta carenza di strutture alberghiere di fascia alta in città.

Il tema reale di cui ci si dimentica non è avere più hotel a 4 o 5 stelle – dichiara Laura Sailis, presidente di Federalberghi Confcommercio Genova – ma creare le condizioni affinché l’offerta ricettiva nel suo complesso sia sostenuta da un flusso di presenze costante e diversificato durante tutto l’anno. Il vero problema al momento non è una carenza di hotel di alto livello ma di una più ampia mancanza di condizioni che rendano sostenibili nuovi investimenti in tal senso e che possano realmente attrarre il turismo medio-alto e internazionale”.

Negli ultimi anni gli imprenditori del settore – che nella nostra associazione sono spesso anche titolari in prima persona – hanno investito in maniera significativa, dai piccoli alberghi alle strutture di medie e grandi dimensioni, con ristrutturazioni e miglioramenti – sottolinea Sailis -. Questi investimenti possono avere un ritorno solo se i dati di occupazione e di ricavi mantengono livelli adeguati tutto l’anno. E i numeri ci dicono che non è così”.

Secondo i dati raccolti da Federalberghi durante le giornate di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 settembre, i piccoli alberghi a 2 e 3 stelle (10-20 camere) hanno registrato il tutto esaurito, mentre le strutture di fascia alta e di dimensioni medio-grandi (30-80 camere, 4 e 5 stelle) non sono riuscite a riempire tutte le camere, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica. Anche laddove le percentuali sono state più positive, raramente si è superata la soglia del 90%.

Un altro elemento significativo riguarda le tariffe: se all’inizio si confidava in prezzi sopra la media, già nella giornata di venerdì 19 le tariffe online degli hotel 4 e 5 stelle erano in linea con quelle di un normale weekend di fine settembre. “E’ un dato che non può essere ignorato – osserva Sailis -. Non c’è stata la capacità di sostenere le tariffe. E se questo accade durante l’unico evento internazionale della città, è evidente che manca la base economica affinchè si possano progettare nuove aperture di hotel di lusso”.

Il nodo sta quindi nella capacità della città di attrarre flussi turistici di qualità e di mantenerli nel tempo. “Genova ha bisogno di un motore attrattivo nuovo e moderno, che si affianchi all’Acquario – conclude Sailis -. Serve un calendario di eventi di richiamo, una cura e manutenzione del centro storico che oggi versa in cattive condizioni e soprattutto una migliore accessibilità alla città. L’attrattività di una destinazione, in particolare verso un target specifico, nasce da progetti congiunti con prospettiva a lungo termine, analisi dei dati e reale sinergia tra i diversi attori coinvolti”.

Federalberghi Confcommercio Genova conferma la propria disponibilità a collaborare con istituzioni e stakeholder per elaborare strategie di medio e lungo periodo, basate su dati reali e azioni concrete.

(Foto: Salone Nautico Internazionale/Facebook)

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