Genova è tra le 30 città italiane selezionate da Confcommercio Imprese per l’Italia per il primo Rapporto sul Monitoraggio dei progetti pubblici per l’economia del territorio, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Openpolis e con il contributo scientifico del professor Gianfranco Viesti. Il documento analizza 34 progetti urbani finanziati da PNRR e fondi europei di coesione, per un valore complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro.
Genova – seconda solo a Roma e Perugia per numero di interventi monitorati nel Rapporto 2025 – figura tra le città più rappresentate, con ben 4 progetti inseriti nel monitoraggio per un valore totale di oltre 513 milioni di euro, pari a circa il 23% dell’intero campione nazionale. I progetti in fase di realizzazione, che sono stati selezionati su proposta di Confcommercio Genova valutandone l’impatto economico e urbano, sono:
- Assi di Forza del Trasporto Pubblico Locale – € 498.251.029,62
- Restauro del Ponte Monumentale – € 3.300.000,00
- Recupero della Galleria Mazzini – € 7.330.000,00
- Riqualificazione del Waterfront di Levante – € 4.140.898,80
In alcuni casi – come nel progetto degli Assi di Forza – permangono interrogativi sugli impatti e sulle limitate tutele previste per il tessuto economico locale durante le fasi di cantiere. Cruciale è anche il tema, denunciato in più occasioni da Confcommercio Genova, del mancato coinvolgimento degli operatori commerciali e delle associazioni di categoria nelle fasi di progettazione.
“Il fatto che Genova sia tra le città più presenti nel monitoraggio promosso da Confcommercio nazionale conferma il ruolo strategico della nostra città nei grandi programmi di rigenerazione urbana – sottolinea Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova -. Il valore economico di questi progetti è altissimo ma lo è ancor più il valore civile e collettivo di progetti che richiedono trasparenza, partecipazione e responsabilità. Il nostro compito è vigilare, costruire ponti con le istituzioni e tutelare le imprese, affinché le trasformazioni in atto producano benefici e non disagi”.
Il progetto di monitoraggio: trasparenza, dati e partecipazione
Il Rapporto rappresenta una “fotografia” a inizio 2025 utile a una riflessione propositiva dell’azione pubblica sul territorio. Le pagine web del sito Confcommercio dedicate all’iniziativa, invece, sono aggiornate di continuo e consentono, quindi, di assistere dinamicamente all’evoluzione dei singoli progetti, via via che le amministrazioni rendono disponibili i dati.
Il progetto si propone così come una prima esperienza organica di civic monitoring promosso da una grande organizzazione imprenditoriale, ispirandosi ai migliori modelli europei (tra cui Monithon). Lo studio mostra:
- 34 progetti monitorati, per oltre 2,2 miliardi di euro;
- il 76% delle risorse destinate a mobilità urbana e TPL;
- 20 progetti finanziati dal PNRR, 14 da fondi di coesione;
- 25 progetti in realizzazione, 3 in affidamento, 5 in progettazione, 1 completato;
- oltre 630 milioni già spesi, pari al 30% del totale.
Il rapporto segnala buone pratiche in alcune città ma anche criticità diffuse nella comunicazione con stakeholder locali e nella qualità e aggiornamento dei dati disponibili. Viene proposto un cambio di passo, anche attraverso software gestionali pubblici più efficienti, strumenti digitali di interrogazione e coinvolgimento più attivo delle comunità locali.
A Genova l’8 luglio il segretario generale di Confcommercio nazionale
Questi e molti altri temi saranno anche al centro della visita, in programma l’8 luglio presso la sede di Confcommercio Genova, del segretario generale di Confcommercio nazionale Marco Barbieri, che incontrerà la sindaca Silvia Salis, la neo assessora al Commercio e Turismo del Comune Tiziana Beghin, il presidente Alessandro Cavo e il segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia. Sarà un momento importante per riflettere sull’evoluzione dell’associazionismo datoriale, chiamato oggi a essere sempre più competente, rappresentativo e propositivo.
L’occasione servirà anche a mettere a fuoco le priorità strategiche per il commercio genovese in relazione ai grandi cambiamenti in corso: infrastrutture, cantieri, mobilità e digitalizzazione, con la necessità di lavorare a una rigenerazione urbana realmente connessa all’obiettivo di frenare la desertificazione commerciale.